Iggy Azalea si confessa: dalla fuga dall’industria musicale, passando per OnlyFans e criptovalute



C’è chi dice “da regina delle classifiche a venditrice di token”, ma Iggy Azalea la racconta così: ero al top, mi hanno massacrata, ora faccio milioni in bikini e investo in monete digitali col nome di mamma. Un vero rebranding da manuale.

In una chiacchierata senza peli sulla lingua con ABC Nightline, la rapper australiana ha rivissuto il decennio che l’ha portata da Fancy e Black Widow ai titoli “Iggy è finita”

È partita con accuse di non scriversi i testi, è passata per il tribunale dell’appropriazione culturale e ha finito col farsi ghostare pure dagli “amici” dell’industria.

Ero in un campo minato, stavo pestando mine ovunque e… non potevo sopravvivere. Non è sopravvivibile

ha detto senza giri di parole.

Sulle polemiche per il blaccent, è quasi rassegnata:

A volte mi pento di aver avuto un’opinione, perché non era necessariamente il mio posto per averla

Poi ammette che a 23-24 anni pensava di sapere tutto, finendo in mezzo a conversazioni “molto politiche e controverse” con un bagaglio culturale limitato. Tradotto: giovane, straniera, in un circo mediatico assetato di sangue.

Nel 2019 l’industria l’ha praticamente ghostata e nel 2023 ha detto ciao musica, ciao tour, ciao Grammy.

La parte più dura? Vedere altri artisti prendere le distanze in pubblico e scoprire di essere benvenuta solo in segreto

Ma non pensate che sia finita a fare la spesa con i buoni pasto. Con OnlyFans ha guadagnato “una cifra che ti cambia la vita” (non 48 milioni… ma quasi). E lo faceva mentre combatteva un’infezione alle gambe dopo un danno ai nervi: 

Toglievo il PICC line, scattavo foto in bikini per uno o due giorni, e poi di nuovo flebo. Ho trasformato i limoni in limonata. Davvero.

Una masterclass su come monetizzare mentre il tuo corpo sta gridando “pronto 118?”.

Ora Iggy investe in tecnologia: co-fondatrice di un operatore mobile e creatrice di una criptovaluta chiamata Mother

Mi interessano i meme token perché sono centrali nella viralità… e penso di essere piuttosto brava in quello.

E poi la confessione che suona più come una minaccia:

Mi piace fare un po’ di caos. Sempre lo farò.

Morale? Nessuna. Solo che da “white girl col blaccent” a crypto queen il passo è breve… se sei disposta a vendere lingerie, polemiche e un po’ di te stessa al miglior offerente.

Dalla chart di Billboard alla blockchain: Iggy non sarà più in radio, ma nel portafoglio digitale di qualche nerd arrapato ci finirà di sicuro.