“Angela Megastar – Ci penso io”: il docu-reality che (forse) non sapevamo di non volere


Da megastore a megastar è un attimo. Basta un TikTok virale, un figlio svogliato, qualche lezione di danza improvvisata tra gli scaffali e voilà: arriva Angela Megastar – Ci penso io, il docu-reality evento (ma anche no) che da domani 20 giugno ci trascinerà nel mondo ipnotico di Angela Lin, su Real Time e Discovery+, per tre episodi che si preannunciano già cult.

Angela Lin, meglio conosciuta come Angela Bella Fisica, è la commerciante cinese più famosa d’Italia. Da 40 anni gestisce il suo megastore nel quartiere Ostiense di Roma, ma è grazie a TikTok che è diventata una diva social con numeri da capogiro: 370.000 follower, 80 milioni di visualizzazioni, e un carisma che farebbe impallidire Chiara Ferragni.

Angela canta, balla, coccola le clienti, rimprovera il figlio, dispensa consigli e si fa selfie con chiunque le chieda “Sei quella di TikTok?”. Il tutto con un look sempre impeccabile e uno sguardo che dice chiaramente: “qui comando io”. E infatti “Ci penso io” non è solo il titolo, è proprio una minaccia (per il figlio) e una promessa (per il pubblico).

Nel docu-reality il vero co-protagonista è lui: Alessandro, 30 anni, romano inside, erede designato dell’impero materno ma molto più interessato al relax che alla cassa. Angela, invece, lo sogna con la fede al dito e le chiavi del negozio in mano. Matrimonio tradizionale cinese incluso. Spoiler: non sarà facile.

Che volpi quelli di Real Time. Prendono un personaggio già noto sul web (e sappiamo bene che i fenomeni virali non sempre funzionano in tv) proprio nel momento in cui la sua stella su TikTok inizia ad appannarsi, e lo trasformano in un prodotto perfetto da palinsesto estivo. Tre puntate, zero rischi, massimo effetto nostalgia 2023.

Angela Bella Fisica è, indubbiamente, un personaggio magnetico. Ma questo basta a reggere un’intera produzione televisiva? Forse sì, forse no. Dipende da quanto volete spegnere il cervello. Di certo, “Ci penso io” si candida a diventare il vostro guilty pleasure estivo, da vedere rigorosamente con le patatine in mano e il dito sul telecomando, pronti a cambiare canale… o a guardare il prossimo episodio. Perché il trash, se è ben confezionato, tira sempre.