Oggi, al Concertone del 1° maggio su Rai3, Fedez ha fatto un discorso davvero ammirevole.
Non è infatti da tutti combattere una battaglia a cui non si appartiene direttamente mettondoci la faccia. Probabilmente ha fatto più lui oggi di tanti altri personaggi dello spettacolo direttamente interessati nel corso della loro intera carriera.
Sotto la pioggia il rapper ha rivelato che nelle ultime ore, per la prima volta nel corso della sua carriera, gli è stato chiesto di censurare un suo discorso, chiedendo di omettere nomi e partiti dal suo monologo e di edulcorare il contenuto.
Che Fedez creda davvero in quello che dice e che il monologo sia davvero tutto di suo pugno poco importa. Una presa di posizione così importante è quello che serve adesso e sfruttare il suo privilegio di persona influente per aiutare una giusta causa dicendo cose sensate ed intelligenti non può che fargli onore.
Sotto la pioggia il rapper ha rivelato che nelle ultime ore, per la prima volta nel corso della sua carriera, gli è stato chiesto di censurare un suo discorso, chiedendo di omettere nomi e partiti dal suo monologo e di edulcorare il contenuto.
È la prima volta che mi è successo di inviare un testo di un mio intervento perché doveva essere messo al vaglio per approvazione da parte della politica. Approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta o meglio, dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei nomi, dei partiti e di edulcorarne il contenuto.
Ho dovuto lottare un pochino, un po' tanto, però alla fine mi è stato dato il permesso di potermi esprimere liberamente. Grazie. Mi assumo tutte le responsabilità e le conseguenze di ciò che dico e faccio, sappiate però che il contenuto di questo intervento è stato definito dalla vicedirettrice di Rai3 come inopportuno.
Buon 1 maggio, buona festa a tutti i lavoratori anche a chi un lavoro ce l’ha ma non ha potuto esercitarlo per oltre un anno. E quale migliore occasione per celebrare questa festa dei non lavoratori se non un palco. Per i lavoratori dello spettacolo questa non è più una festa. Caro Mario, io capisco perfettamente che il calcio è il vero fondamento di questo Paese, però non dimentichiamo che il numero dei lavoratori del Calcio e il numero dei lavoratori dello Spettacolo si equivalgono. Quindi non dico di spendere qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma in difesa di un settore che è stato decimato da quest’emergenza e che è regolato da normative stabilite negli anni 40 e mai modificate sino ad oggi. Quindi Caro Mario, come si è esposto nel merito della SuperLega con grande tempestività , sarebbe altrettanto gradito il suo intervento sul mondo della cultura italiana.
A proposito di Super Lega, due parole sull'uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari. Ecco Ostellari, ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, che è già stato approvato alla Camera come ddl Zan può tranquillamente essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso. Ma d'altronde Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta all’uguaglianza, vorrei decantarvi un po' dei loro aforismi se posso:
"Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno" Giovanni De Paoli, consigliere regionale Lega Liguria.
"I gay? Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali" Alessandro Rinaldi Consigliere per la Lega, Reggio Emilia.
"Gay vittime di aberrazioni della natura" Luca Lepore e Massimiliano Bastoni Consiglieri regionali leghisti
"I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie Alberto Zelger, consigliere comunale della Lega nord a Verona.
"Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza" Stella Khorosheva, candidata leghista.
L’ultima è quella che ha anche un tocco di fantasy dentro: "Fanno le iniezioni ai bambini per farli diventare gay" candidata della Lega Giuliana Livigni.
Qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan. E allora guardiamole queste priorità:
il Senato non ha avuto tempo per il ddl Zan perchè doveva discutere: l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l'indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano e per non farsi mancare nulla il reintegro del vitalizio di Formigoni.
Quindi secondo Ostellari probabilmente il diritto diritto al vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza.
Ma a proposito di diritto alla vita, il presidente dell'associazione Pro Vita, l'ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe, amicone del leghista Pillon, in questi mesi è stata la prima voce a sollevarsi contro il ddl Zan, l'antiabortista però non si è accorto che il Vaticano ha investito più di 20 milioni di euro in una azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Quindi cari antiabortisti, caro Pillon, avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori e non vi siete accorti che il nemico ce l'avevate in casa. Che brutta storia.
Dopo il suo discorso la Rai ha smentito la tentata censura e così Fedez ha sganciato una bomba: una videoregistrazione della telefonata con la vice direttrice di Rai3 Ilaria Capitani insieme ai suoi collaboratori in cui gli veniva espressamente chiesto di non fare nomi e cognomi dei leghisti omofobi: