Trash Italiano torna solo su Instagram, spariscono i video Mediaset: i retroscena


Sta facendo molto discutere la disputa legale scoppiata come un fulmine a ciel sereno fra Mediaset e Trash Italiano

L'azienda di Cologno Monzese ha infatti diffidato il noto brand in quanto colpevole di aver infranto i diritti d'autore del network televisivo con la pubblicazione di video "rubati" dalle sue trasmissioni. 

Questa è stata la dichiarazione di Trash Italiano sui social:

Sebbene crediamo di aver operato sempre correttamente, abbiamo preferito disattivare i profili social per prudenza, a seguito di una diffida ricevuta da un primario player che ha contestato l'uso da parte nostra di alcun estratti dei suoi programmi.

Che il suddetto primario player sia Mediaset lo dicono i fatti. 

Infatti, come si può notare, il progetto di Marco D'Annolfi è tornato online solo su Instagram, dove tutti i video legati a produzioni Mediaset sono stati archiviati e privatizzati

In pagina sono rimasti invece video di Name That Tune della rete TV8 e video di Sanremo, Rai.

La scelta di riaprire solamente Instagram è ovviamente tattica in quanto su Facebook e Twitter non consentono di archiviare i contenuti video. Cancellare definitivamente i suddetti video da Facebook e Twitter significherebbe perdere milioni di interazioni social maturate nel tempo; una scelta penalizzante che farebbe perdere a Trash Italiano cifre molto importanti da sottoporre ad eventuali investitori e/o procacciatori di influencer.

Fa un po' specie che Mediaset si accorga solamente ora, ad Aprile 2021, delle evidenti infrazioni di copyright. 

Del resto l'operato di Trash Italiano è noto all'ambiente televisivo da parecchio tempo, il brand è stato più volte citato con ilarità negli show Mediaset e non sono mancate collaborazioni del progetto di Marco D'Annolfi con L'Isola dei Famosi, partecipazioni ad eventi e conferenze degli show di Barbara D'Urso e legami con le produzioni di Maria De Filippi (di cui Trash Italiano vanta anche incursioni nei backstage). 

Dove vuole arrivare veramente il big player che sta bloccando e censurando tutti i contenuti video non pubblicati sul suo portale ufficiale? La ragione potrebbe essere puramente di tipo economico?

L'advertising online è in fiorente crescita e potenziare la propria presenza sul web potrebbe essere uno dei modi più rapidi per Mediaset di far cassa. 

Ma siamo davvero sicuri che questo procedimento possa ottenere i risultati sperati?  Quella pagina non ha forse contribuito in gran parte al successo su Twitter e sui social in generale dei programmi Mediaset?

Quello di rendere vietata la condivisione di contenuti video Mediaset all'infuori dai social e dai siti ufficiali Mediaset è un procedimento non nuovo per l'azienda di Cologno Monzese. Sono infatti note le recenti cause legali a player internazionali del calibro di YouTube, Dailymotion e Twitch, che già hanno ricevuto il benservito. 

Trash Italiano è solo il primo dei tanti a cadere? Sembrerebbe proprio di sì. 

Nelle ultime ore infatti si è assistito ad una rimozione di massa dei video Mediaset da parte di molte altre note pagine Instagram che replicavano il modo di agire online di Trash Italiano, come ad esempio muflone93_ e ghetto_trash.

A tal proposito, è bene ricordare che stando a quanto stabilisce la Comunità Europea, non sono passabili di denuncia per infrazione ai diritti d'autore la realizzazione di meme, screenshot e gif animate in quanto sono coperte dall'inviolabile Diritto alla Satira (direttiva EU 219/790).